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Occorre non tergiversare e mettersi in regola o il rischio è evidente con le nuove regole del Codice della Strada mieterà qualche vittima.
Ogni anno il governo italiano interviene sul Codice della Strada per adeguarlo alle nuove esigenze della mobilità e garantire la sicurezza a cittadini e infrastrutture. Le modifiche rispondono spesso a cambiamenti sociali, tecnologici e ambientali, basti pensare all’aumento dei mezzi elettrici o le sfide legate alla sostenibilità. Inoltre, l’obiettivo risulta ridurre incidenti e migliorare la qualità della vita di pedoni, ciclisti e automobilisti riuscendo così a salvare capra e cavoli.
Tra le modifiche più recenti si trovano norme utili ad incentivare l’uso di mezzi ecologici e la micromobilità. Ad esempio, sono state introdotte regole più precise per monopattini elettrici, con limiti di velocità, aggiunto l’obbligo di casco per i minori e luci obbligatorie. Parallelamente, è stata inasprita la tolleranza zero per chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe con tolleranza zero.
Un’altra area di intervento riguarda i parcheggi e delle ztl. Sono stati ampliati i poteri dei comuni per regolamentare le aree urbane, promuovendo la mobilità sostenibile. Inoltre, possono aumentate le sanzioni per chi parcheggia in spazi riservati a disabili o commette infrazioni già più o meno gravi come il passaggio con il semaforo rosso.
Bisogna fare le modifiche restando attinenti alla vettura vera e propria, non alle strade o alla sicurezza. È stata approvata infatti una norma che cerca di contrastare un fenomeno che in Italia sta dilagando ed è ritenuto poco consono da gran parte della popolazione italiana e non solo.
L’essere fuorilegge
Negli ultimi anni, per quanto riguarda soprattutto le autovetture, le assicurazioni sono aumentate in maniera esponenziale anche oltre il passato. Vuoi per il costo crescente dei risarcimenti, vuoi per le frodi assicurative, è un fenomeno che non è destinato ad arrestarsi. Ma, come spesso accade, l’italiano ha trovato un escamotage per contrastare tutto ciò, d’altro canto è la nostra specialità.
Infatti non è raro vedere circolare per le nostre strade auto con una targa straniera, con palesemente a bordo persone che non sono certamente turisti che arrivano dall’estero. L’escamotage consiste nel far immatricolare un veicolo all’estero, che poi torna in Italia “in affitto”. In questo modo le tariffe assicurative sono più economiche proprio perché non italiane.
Targa auto straniera (Adobe) – Solomotori.it
Approvata la modifica
Per contrastare le manovre di questi furbetti, una nuova norma regola più severamente e con più dettagli l’utilizzo di macchine straniere all’interno dei nostri confini. Questo comporta che in caso di sinistro occorre rivolgersi a compagnie estere che significa rallentamento o congelamento delle pratiche.
Adesso c’è una vera e propria stretta: non sarà vietato utilizzare vetture con targa straniera, ma lo si potrà fare per un periodo limitato di tre mesi dall’arrivo nel Paese.
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