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Snapdragon 8 Gen 3 ufficiale: la tecnologia sfida l’immaginazione

Finisce un’epoca. Dopo tantissimi anni in cui Qualcomm ha presentato i suoi System-On-A-Chip per la sua potenza oggi questo nuovo Snapdragon 8 Gen 3 viene raccontato a partire dalle sue capacità riguardanti l’intelligenza artificiale. E benché non si certamente l’unica possibilità offerta buona parte del racconto è sull’intelligenza artificiale generativa, ovvero quella parte dell’IA che permette di generare immagini “dal nulla”, oppure di apportare modifiche ad immagini già esistenti. Ed è per questo che la tecnologia sfida a nostro parere l’immaginazione, andando oltre la mera lista di specifiche tecniche e spingendosi nel campo della creatività.

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L’AI Engine di Qualcomm è stato sviluppato attorno alla necessità di eseguire dell’IA generativa direttamente sul dispositivo. Questo significa soprattutto velocità e privacy, non dovendo fare affidamento al cloud. L‘AI Engine può funzionare per modelli AI di ogni tipo, che siano modelli di linguaggio (LLM), visivi (LVM) o basati sul riconoscimento della voce (ASR). Senza fare affidamento al cloud Snapdragon 8 Gen 3 può gestire fino a 10 miliardi di parametri, che sono in sostanza le variabili che il modello di AI utilizza per creare il suo output. È un ottimo valore e non a caso è vicino a quello che il modello LLama 2 di Meta (con cui Qualcomm ha collaborato) può gestire. Non sono tantissimi rispetto a quelli di Chat GPT (tanto per fare un esempio illustre) ma LLama 2 è stato ottimizzato proprio in tal senso. Altro valore di rilievo è l’indicazione dei 20 token al secondo (basati su LLama 2 con 7 miliardi di parametri). In sostanza è il numero di input che il modello può gestire al secondo. Questo è un eccellente lavoro, possibile solo per la presenza della Hexagon NPU e che non sarebbe stato possibile se scaricato sulla GPU Adreno o sulla CPU. Questa NPU garantisce prestazioni fino al 98% rispetto al passato con un miglioramento del 40% per quanto riguarda il rapporto performance/watt. In sostanza meno consumi a parità di performance.

Tutto questo si tramuta nella possibilità di creare immagini in meno di un secondo. Il confronto è impietoso rispetto alla creazione di sfondi del Google Pixel 8 Pro, per fare un esempio. Al tempo stesso questo permetterà di eseguire completamente in locale operazioni per cui lo smartphone già citato, che pur ha a disposizione una CPU che punta molto sull’AI, richiede comunque che un backup cloud sia attivo. Qualcomm è al lavoro con Snapchat per la prima implementazione della sua IA generativa in locale tramite la sua app.

Importante anche l’aspetto della personalizzazione in base al dispositivo. Se quando usate una AI del vostro browser o dalla vostra app questa non ha conoscenza del contesto, questo non è vero su Snapdragon 8 Gen 3, dove grazie al Sensing Hub, l’AI può sfruttare i suoi dati (per esempio la posizione) per migliorare i suoi risultati.

Interessante il concetto per cui Qualcomm ha fatto in modo che la sua AI Engine possa accettare come input immagini, testo o voce e che possa restituire la stessa tipologia di contenuti.

L’intelligenza artificiale ovviamente porta delle novità anche nel campo fotografico. Grazie alla segmentazione semantica adesso il processore d’immagine può scomporre le foto su ben 12 livelli permettendo di applicare a ciascuno impostazioni diverse permettendo per esempio di trattare il cielo, il soggetto, il paesaggio e una fonte di luce in modo diverso, per ottenere così lo scatto migliore possibile.

Ci sono poi due nuovi funzioni relative ai video: Night Vision, che permette di catturare video ad alta qualità di notte e Video Object Eraser, che come fa intuire il nome permette di cancellare oggetti (ovviamente anche in movimento) all’interno dei video.

Viene poi implementato l’HDR di Dolby nelle immagini, permettendo di catturare immagini con un più grande range di colori, tonalità e ombre, funzionalità anticipata nelle ultime settimane dai Google Pixel 8 e da OnePlus Open.

Se l’AI è un’opportunità, può anche portare in dote alcune problematiche. Ed è per questo che Snapdragon 8 Gen 3 integra una tecnologia chiamata Truepic che permette di garantire che una foto non è stata modificata con AI e all’opposto riconoscere quando una foto ha subito modifiche per mano di una AI. E ancora viene integrata la funzione di espansione delle foto, allargando una foto facendo pinch-out con le dita e la modalità Vloggers View, che permette di comparire (automaticamente scontornati) all’interno di un’immagine scattata con la fotocamera principale.

Se tutta questa attenzione all’intelligenza artificiale è sicuramente il fulcro del racconto di questo Snapdragon 8 Gen 3 sarebbe sbagliato fermarsi solo a questo aspetto. Il processore octacore ha una configurazione con 1 core prime (Cortex X4 a 3,3 GHz), 5 core performance (cortex A720s, due a 2 GHz e tre a 3,2 GHz) e 2 core di efficienza (Cortex A520 a 2 GHz). Con la nuova Kryo CPU abbiamo un miglioramento che si può misurare con un 30% di prestazioni in più a fronte di un miglioramento del 20% dell’efficienza energetica. Miglioramenti anche nella GPU Adreno: 25% di prestazioni in più e un 25% di efficienza energetica. Abbiamo anche un miglioramento del 40% nel Ray Tracing hardware.

La piattaforma di gioco Elite Gaming è stata aggiornata il supporto ad Unreal Engine 5.2 Plus che garantisce il supporto alla Global Illumination, una funzionalità che vediamo per la prima volta su mobile e che permette, sfruttando il Ray Tracing, di gestire in modo più realistico più fonti luminose nella stessa scena. Speriamo che questo avanzamento possa essere accolto in modo un po’ più entusiasta dagli sviluppatori, che nel mondo Android si scontrano da sempre con il problema della frammentazione. Abbiamo poi ora il supporto ai giochi a 240 fps su schermi a 240 Hz.

Tra le altre novità di rilievo abbiamo il supporto alla tecnologia XPAN per ascolto ininterrotto senza perdita anche quando ci si allontana dal telefono, muovendosi per esempio di stanza in stanza. In più l’audio durante la riproduzione di giochi è sincronizzato al millisecondo e questo si traduce in assenza di lag fra quello che compare sullo schermo e quello che si sente nelle cuffie (qui maggiri dettagli).

Ovviamente abbiamo il supporto al 5G con modem Snapdragon X75 e Wi-Fi 7 con il FastConnect 7800. La velocità del 5G viene ottimizzata anche grazie all’integrazione di un processore tensor per l’AI.

Per scoprire tutte le specifiche tecniche vi lasciamo a questo articolo specifico.

Come ogni anno la lista di aziende che hanno annunciato di integrare il nuovo processore premium è lunga:

ASUS
Honor
iQOO
MEIZU
NIO
Nubia
OnePlus
OPPO
realme
Redmi
RedMagic
Sony
vivo
Xiaomi
ZTE

Fra questi è probabile che Xiaomi possa essere la prima a lanciare un top di gamma con Snapdragon 8 Gen 3, mentre è assente Samsung, che come sappiamo quest’anno potrebbe tornare a optare per la sua CPU invece della soluzione Snapdragon. Almeno per la serie S, visto che sui suoi pieghevoli invece è sempre rimasta fedele a Qualcomm.

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