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Samsung come Apple: un chip proprietario per l’anti AirTag e non solo

Nel corso del 2021, complice il lancio degli AirTag di Apple, è esplosa una vera e propria moda per gli smart tracker, con una serie di polemiche dovute ad applicazioni non lecite della tecnologia. 

Anche Samsung ha lanciato un suo prodotto, gli SmartTag+, caratterizzati come il dispositivo della mela da un chip ultra wideband (UWB), che consente una localizzazione estremamente precisa. Ma se gli AirTag usano un chip proprietario (U1), gli SmartTag+ utilizzavano una soluzione esterna, NXP SR040.

La casa di Seul ha però deciso di cambiare strada e affrontare lo storico concorrente sul suo stesso terreno, annunciando nella giornata di ieri un nuovo brand, Exynos Connect, e il primo chip UWB, U100. 

Exynos Connect rappresenterà un “tetto” che raccoglierà tutte le soluzioni di comunicazione wireless a corto raggio dell’azienda, come Wi-Fi, Bluetooth e UWB e Exynos Connect U100 rappresenta il primo rappresentante di questa nuova generazione di dispositivi. 

Il chip, il cui nome ricorda in maniera piuttosto evidente la soluzione di Apple (U1), è dotato di funzionalità di misurazione della distanza con una precisione entro i dieci centimetri e meno di cinque gradi

Questo risultato è stato possibile in quanto U100 sfrutta non solo le misurazioni del tempo di arrivo (ToA) come ogni dispositivo UWB, ma anche dell’angolo di arrivo 3D (AoA). Samsung afferma come queste caratteristiche lo rendano particolarmente utile per una serie di applicazioni, come il tracciamento della posizione negli spazi interni e per le applicazioni AR e VR che richiedono il tracciamento esatto e in tempo reale delle persone in movimento.

Dal punto di vista tecnico, il chip U100 è dotato di una modalità di risparmio energetico, di una funzione STS (scrambled timestamp sequence) e di un motore di crittografia hardware sicuro per impedire l’hacking esterno.

Ma nel mirino di Samsung non ci sono solo gli AirTag. Le applicazioni dell’UWB permettono infatti di utilizzare i gli apparecchi che ne sono dotati come chiavi digitali, e infatti il nuovo chip è ottimizzato per l’uso in dispositivi mobili, automobilistici e Internet-of-Things (IoT) per i quali offre informazioni precise sulla distanza e sulla posizione.

Non sorprende quindi che Exynos Connect U100 sia stato certificato dal FiRa Consortium per l’interoperabilità con gli standard UWB e sia conforme alla Digital Key Release 3.0 del Car Connectivity Consortium, il che consentirà agli smartphone che ne saranno dotati di funzionare in modo sicuro da chiavi digitali per i veicoli.

Al momento non si sa quando arriveranno sul mercato i primi dispositivi con questo chip, ma considerando che l’azienda ha integrato l’UWB nei suoi smartphone già dal Galaxy Note 20 Ultra, potete scommettere che lo vedremo a breve nei suoi prossimi prodotti.

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