Revisione, è ufficiale, arriva lo STOP per il 2025: non dovrai pagarla, lo ha dichiarato categoricamente la Comunità Europea

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Questa volta la novità arriverà con il 2025 dove vi sarà l’addio alla revisione. A dirlo è stata l’Ue che ha emendato un un intervento istituzionale e formale.

A dirlo è stata la Commissione Europea comunicando che non ci sarà dunque più necessità di procedere: niente revisione, nel 2025, è stata abbuonata in Ue per i cittadini.

Nono sol in Iotaia, ma in molti stati sono molti i cittadini che auspicavano una cosa del genere: ma un conto è la speranza del singolo cittadino e un altro è ciò che ha detto un Organo ufficiale.

Niente revisione, perciò: lo stop va ad abbuonare il vincolo a cui i guidatori erano sottoposti, un cambiamento d’idea che nessuno si aspettava, anche se ha un senso logico per la produzione di vetture in Europa.

Ad oggi viviamo in una fase di transizione ecologica anche nel settore automotive: da tempo circolano auto elettriche e green, che si affiancano in maniera costante a quelle di tipo tradizionale, e il percorso di rivoluzione sostenibile tracciato dalla Comunità Europea ha individuato anche delle precise deadline di dismissione dei motori inquinanti.

Il cambiamento

Eppure, proprio questa inversione di tendenza può mettere in discussione tutto questo protocollo e le sue scadenze. Se guardiamo cos’ha scritto la Commissione Europea troviamo una decisione che non andrà ad anticipare la revisione delle norme che implicano lo stop alle immatricolazione di nuove vetture a benzina e diesel a partire dal 2035, ma ne cambia solo le regole.

Stiamo infatti parlando della più generica revisione del ‘parco macchine’ inquinanti che, dunque, non verrà ‘bloccato’ come si era pensato in maniera iniziale: la conferma è giunta dalla vicepresidente della Commissione, Roxana Minzatu, rispondendo a una interrogazione del Partito Popolare Europeo. Per il momento ci si ferma a una ‘relazione’ da stilare entro il 2025 per vedere i progressi circa il percorso ‘sostenibile’ intrapreso in Europa, non resta dunque che attendere la fine dell’anno per capire come andrà.

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Il futuro

Sarà proprio sulla scia di tale documento che si potrebbe procedere ad una vera e propria revisione nel 2026. Il target del 2035, anno in cui si prospetta la sospensione della produzione e immatricolazione di auto inquinanti, risulta essere ancora apparentemente lontano e tuttavia non così tanto da far desumere che, effettivamente, si arrivi compimento del tutto.

Mentre c’è chi sospetta che il dietrofront implichi un ‘salvataggio‘ in extremis delle auto a benzina e diesel, c’è chi come Minzatu chiarisce che il traguardo del 2035 sarà raggiunto ma con “una transizione equa”, staremo a vedere cosa succederà nel prossimo futuro.

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