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Gli autovelox invisibili sono un nuovo strumento per la sicurezza stradale che sta creando molti dubbi tra gli automobilisti. Come difendersi dalle multe ingiuste?
Gli autovelox invisibili sono un nuovo incubo per gli automobilisti italiani. Si tratta di dispositivi di rilevamento della velocità montati su veicoli non contrassegnati delle forze dell’ordine, che possono multare gli automobilisti senza che se ne accorgano.
Questi dispositivi, come il famigerato Scout Speed, sono in grado di rilevare la velocità di marcia di altri veicoli in movimento, anche se l’autovelox non è fermo. Questo significa che gli automobilisti possono essere multati anche se non hanno visto il dispositivo. Gli automobilisti sono comprensibilmente sconvolti da questa nuova minaccia.
Molti si lamentano del fatto che questi dispositivi siano “invisibili” e che non ci sia modo di evitarli. Altri ancora temono che vengano usati per fare cassa, piuttosto che per migliorare la sicurezza stradale. Al momento, non c’è molto che gli automobilisti possano fare per evitare le multe degli autovelox invisibili.
L’unica cosa da fare è rispettare i limiti di velocità, anche quando non si vedono autovelox in giro. Tuttavia, è importante ricordare che le multe degli autovelox invisibili possono essere contestate.
Multa autovelox ingiusta: come contestarla?
Se ricevete una multa da un autovelox invisibile e ritenete di aver subito un’ingiustizia, ecco alcune azioni da intraprendere. Se vuoi contestarla, puoi trovare informazioni su come fare sul sito web del Ministero dei Trasporti (www.mit.gov.it). Assicuratevi che la multa sia stata notificata correttamente e che contenga tutte le informazioni obbligatorie, come la data, l’ora e il luogo dell’infrazione, la descrizione della violazione e il modello dell’autovelox utilizzato. Verificare che i dati siano corretti e completi.
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Se il verbale presenta errori o irregolarità formali, come dati errati o firme mancanti, può essere contestato. In caso di multa ingiusta, avete il diritto di richiedere all’ente preposto i dati di taratura dell’autovelox che ha rilevato l’infrazione. Questi dati devono attestare l’avvenuta revisione periodica del dispositivo, come stabilito dalla Corte Costituzionale con sentenza 113/2015.
Se ritieni di avere le prove per dimostrare l’illegittimità della multa, puoi presentare ricorso al Prefetto entro 60 giorni dalla notifica o al Giudice di Pace entro 30 giorni. Alcune amministrazioni locali permettono di presentare il ricorso online tramite il loro sito web. Il ricorso può essere inviato anche tramite Posta Elettronica Certificata all’ente competente. In alternativa, è possibile inviare il ricorso tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. È consigliabile farsi assistere da un legale esperto in materia.
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