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Concluso il test di IT-alert in Toscana: qualche spavento e tanti avvisi multipli

Intorno alle ore 12 di oggi, 28 giugno 2023, in Toscana, è stato condotto il primo di una serie di test di IT-alert, il nuovo sistema di segnalazione delle emergenze a cura della Protezione Civile. Questo consiste nell’invio di un messaggio in sovrimpressione, accompagnato da un suono abbastanza “allarmante”, che è comparso sui telefoni di tutti i toscani, anche se con qualche distinguo.

La prova, prevista per le ore 12, non è infatti stata così puntuale per tutti, tanto che in molti hanno ricevuto l’avviso anche 15-20 minuti dopo l’orario previsto. Inoltre sono numerosissime le segnalazioni di ricezioni multiple da parte dello stesso utente: c’è chi è stato interrotto da anche una decina di messaggi a distanza di pochi minuti uno dall’altro. Infine sembra che alcuni abbiano ricevuto l’avviso anche nelle regioni limitrofe, come ad esempio in Emilia Romagna, anche a diversi chilometri di distanza dal confine con la Toscana. Infine, cosa forse ancor più grave, c’è anche chi l’avviso non l’ha proprio ricevuto.

Pensate inoltre di non essere a conoscenza di questo test, e di sentire improvvisamente il proprio telefono suonare in modo anomalo (è un suono che difficilmente avrete mai sentito in precedenza) e capirete che in molti si sono anche un po’ spaventati. In molti uffici, ad esempio, per una ventina di minuti circa è stato un continuo avviso, ora da uno smartphone ora da un altro.

Si tratta comunque solo di un test in vista di un’adozione più ampia, pertanto è anche ovvio che qualcosa possa essere andato storto. Sistemi di questo tipo vengono già utilizzati da anni in varie parti del mondo, e nello specifico IT-alert non è altro che l’estensione dello standard europeo, chiamato non a caso EU-Alert.

È difficile riportarvi ora una casistica più precisa sui numeri e sull’esito della prova, che nemmeno la Protezione Civile conosce con precisione. Chiariamo infatti che IT-alert è un sistema a senso unico: il telefono di chi ha ricevuto il messaggio non ha condiviso alcun dato con il mittente, pertanto non c’è modo di sapere esattamente chi e quando abbia ricevuto l’avviso.

Chiariamo un aspetto forse banale ma che è doveroso esplicitare: IT-alert non è in alcun modo un sistema per rintracciare / tracciare nessuno (non è proprio così che funziona) e non si tratta nemmeno di un’app installata all’insaputa degli utenti. Chi ha ricevuto l’avviso l’ha fatto perché questo sfrutta il sistema degli allarmi pubblici che è integrato sugli smartphone.

Di fatto quello ricevuto è come un comune SMS, solo che compare al di sopra di qualsiasi app sia in esecuzione ed è accompagnato da una sorta di “sirena di emergenza”, perché del resto è quello il suo scopo: che sia visto e udito il prima possibile.

Come già chiarito anche nel punto precedente però, si tratta di un sistema unidirezionale, che prevede solo l’invio del testo. Il telefono ricevente non condivide nulla, né la posizione, né l’orario di ricezione, né se il messaggio stesso sia effettivamente arrivato; e non potrebbe farlo nemmeno volendo, perché non si tratta appunto di una tecnologia bidirezionale.

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