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Come fare se lo smartphone non carica

Una delle azioni più comuni, e purtroppo frequenti, che compiamo con il nostro telefono è attaccarlo a una fonte di energia quando è scarico, ma come fare se lo smartphone non carica?

In alcune situazioni infatti l’operazione lascia il dispositivo inerte, come se non lo avessimo collegato all’alimentazione, e noi a chiederci cosa possa essere successo. Fortunatamente, il più delle volte si tratta di problemi banali, come un caricatore non adatto, un cavo difettoso o persino sporcizia che si è accumulata nella porta. 

Andiamo a scoprire cosa fare in queste situazioni, o anche cosa fare in caso non carichi al 100%, oltre a ricordarvi come funziona la ricarica rapida

Cosa fare se lo smartphone non carica
Controllate il caricatore
Controllate il cavo
Provate con un caricatore wireless (se compatibile)
Riavviate il dispositivo
Riavviate il dispositivo in modalità sicura
Rimuovete eventuale sporco nella porta
Controllate che non ci sia acqua

Cosa fare se lo smartphone non carica al 100%
Cosa fare se lo smartphone non carica da spento

Se il vostro telefono non carica, potrebbero esserci diversi motivi, più meno di facile soluzione, e collegati ai tre attori in gioco in questa situazione: caricatore, cavo e smartphone. Andiamo a scoprirli tutti.

Controllate il caricatore

La causa più semplice per cui uno smartphone potrebbe non caricare, o si carica in maniera eccessivamente lenta, è legata al caricatore. 

Ultimamente, alcuni produttori di smartphone hanno preso l’abitudine di non inserire il caricatore nella batteria, ed è possibile, se ne abbiamo uno in casa, che questo non fornisca sufficiente energia. Mediamente infatti un cellulare richiede almeno 5 watt per caricarsi, quindi qualsiasi cosa al di sotto potrebbe non bastare. Se per esempio sul caricatore trovate un output di 5V=1,5A, la potenza è 7.5W (5 moltiplicato 1,5), quindi dovrebbe essere sufficiente, altrimenti no.

Un altro motivo potrebbe essere una porta difettosa del caricabatterie. Se questo possiede più porte, provate a cambiarla, altrimenti sostituite caricabatterie, il che permetterebbe di escludere anche un caricabatterie difettoso. In questo caso, provate a collegare il telefono a un laptop (non a una tastiera), magari provando due porte per escludere problemi di questo tipo, o a un altro caricabatterie o hub USB.

Controllate il cavo

A differenza del caricabatteria, per il momento tutti i produttori di smartphone includono nella confezione di vendita un cavo USB ufficiale, e se possibile dovete usare sempre quello per ricaricare il telefono. A volte, però, non è possibile, e se i suggerimenti elencati sopra non funzionano, il problema potrebbe risiedere nel secondo elemento della nostra “catena”, il cavo appunto. 

Per prima cosa, assicuratevi non ci siano danni evidenti. Purtroppo i cavi non sono eterni, ed è facile che portandoli sempre con noi si pieghino o deformino, senza contare l’attacco da eventuali animali domestici che sembrano esserne particolarmente attratti.

Anche se non ci sono problemi evidenti, provate a usare una combinazione di diversi cavi e caricatori per eliminarli come fonte dei vostri guai. Per assicurarvi che caricatore e cavo funzionino, provateli con un dispositivo diverso, e se il telefono inizia a caricarsi e poi si ferma, il problema potrebbe risiedere proprio nei cavi.

Per quanto riguarda i cavi, trovare quello giusto potrebbe non essere così semplice, in quanto, soprattutto nel caso sia di tipo USB-C, cavo e dispositivo devono essere di tipo USB-C PD (Power Delivery) per poter effettuare quello che in gergo si chiama “stretta di mano“, processo che se non va a buon fine può portare a problemi. Nel caso abbiate un dispositivo Apple, poi, dovete considerare i prodotti certificati, ovvero identificati dal marchio Made for iPhone.

Provate con un caricatore wireless (se compatibile)

Negli ultimi tempi, è diventato sempre più comune per gli smartphone utilizzare un’alternativa alla ricarica via rapida: la ricarica Wireless

Se pensate che il problema sia legato alla ricarica via cavo e avete un dispositivo compatibile con la ricarica wireless, provate a usarla per caricarlo. Assicuratevi di rimuovere prima eventuali cover e di spostare il retro del dispositivo sul caricabatterie wireless, assicurandovi di allineare le bobine di ricarica per stabilire la connessione più forte possibile. Sugli iPhone, grazie ai magneti MagSafe dispositivo e caricatore si allineeranno automaticamente. 

Alcuni smartphone, come per esempio dispositivi selezionati Samsung, sono dotati della tecnologia Wireless PowerShare, che consente di caricare il dispositivo utilizzando un altro dispositivo abilitato Qi senza la necessità di un caricabatterie. Se sapete che un telefono a vostra disposizione supporta questa tecnologia, potete provare ad appoggiarlo al dispositivo dotato della funzione.

Se questo sistema funziona, potrebbe essere un problema hardware, se invece non potete caricarlo, è possibile che sia software. ma andiamo comunque ad analizzare i vari casi.

Riavviate il dispositivo

Se tutte le soluzioni finora provate non hanno sortito l’effetto sperato (e soprattutto se avete visto che almeno in una combinazione riescono a caricare un altro dispositivo), vuol dire che l’anello “debole” di questa sfortunata catena è il vostro telefono. 

Questo significa che se non riuscite a caricarlo, la “colpa” è molto probabilmente sua, ma a che livello? Il problema potrebbe essere di tipo software o hardware e per avere una risposta bisogna andare per esclusione, proprio come fatto finora.

Per escludere una problematica di tipo software, la cosa più semplice da fare è il vecchio metodo conosciuto a tutti in informatica: riavviare il telefono. Per farlo, su Android premete e tenete premuto il tasto di accensione e il tasto volume giù finché il telefono non si riavvia. Il processo è chiamato soft reboot e se il telefono ha ancora energia residua, ne reimposterà la memoria temporanea e vi aiuterà a determinare se il problema è legato al software.

Su iPhone (X e successivi), tenete premuti uno dei tasti del volume e il tasto laterale finché non visualizzate il cursore di spegnimento, mentre su iPhone SE e dispositivi precedenti (iPhone serie 6, 7 e 8) tenete premuto il tasto laterale finché non visualizzate il cursore di spegnimento. Ora aspettate 30 secondi che si spenga il dispositivo. Se il dispositivo è bloccato o non risponde, forzate il riavvio, mentre per riaccendere il dispositivo basterà tenere premuto il tasto laterale che trovate sul lato destro dell’iPhone finché non visualizzate il logo Apple.

Riavviate il dispositivo in modalità sicura

Se il metodo sopra indicato non dovesse funzionare, potete provare con la modalità sicura (solo Android, o iPhone sottoposti a jailbreak). Prima di tutto, spegnete il telefono, assicuratevi che sia spento e collegate il caricabatterie. Se la batteria si carica da spento ma non quando lo riaccendete, provate a riavviarlo in modalità provvisoria per escludere la possibilità che il problema sia causato da qualche app. 

Per avviare un telefono Android in modalità provvisoria da spento, in genere basta premere contemporaneamente il pulsante di accensione e il pulsante per aumentare o per abbassare il volume.

Per i dispositivi Pixel 6 e modelli successivi, tenete premuti il tasto di accensione e il pulsante Alza il volume per qualche secondo, poi toccate e tieni premuto il tasto di accensione o di riavvio sullo schermo e toccate OK. Dopo vedrete l’indicazione Modalità provvisoria in fondo allo schermo.

Sui dispositivi Samsung, accendete il telefono, poi premete e tenete premuto il pulsante di accensione finché non appare il menu di accensione. Successivamente, toccate e tenete premuto l’icona di spegnimento finché non appare l’icona Modalità sicura. Toccatela e il telefono si riavvierà, con la scritta Modalità sicura in basso a sinistra.

Ora provate a collegare il telefono al caricabatterie e controllate se si ricarica o meno. Se si ricarica, il problema potrebbe essere dovuto a un’app o al sistema. Uscite dalla modalità provvisoria tenendo premuto il tasto accensione o il tasto accensione e il pulsante Alza il volume per qualche secondo. Potrebbe essere necessario eseguire un aggiornamento software, oppure potete provare a disinstallare le app una per una per identificare quella che causa il problema (prima di usare questa soluzione, però, provate a pulire la porta di ricarica).

Se il problema persiste, potete provare a fare un ripristino del dispositivo alle impostazioni di fabbrica. Per fare ciò, fate prima il backup dei vostri dati (ecco come fare su iPhone e Android) ed eseguite un ripristino delle impostazioni di fabbrica (anche in questo caso, provate prima a pulire la porta di ricarica, come mostrato qui sotto).

Rimuovete eventuale sporco nella porta

Per escludere un banale problema hardware, controllate la porta di ricarica del vostro telefono. Non ci pensiamo mai, ma mettendo il telefono in tasca, la porta è esposta a tutti i tipi di sporcizia, ed essendo un foro tenderà inevitabilmente ad accumulare lanugine, polvere o altro. 

Provate delicatamente a pulirla con uno stuzzicadenti o, meglio ancora, con dell’aria compressa, poi mettete il telefono in verticale per far sì che qualunque accumulo cada fuori. 

Controllate che non ci sia acqua

Ma la sporcizia potrebbe non essere l’unica causa di un problema di ricarica. La presenza di umidità nella porta USB è infatti rilevata da alcuni dispositivi, che bloccheranno la ricarica per proteggere il telefono da danni e corrosione. Sui dispositivi Samsung, ad esempio, se viene rilevata acqua nella porta di ricarica potrebbe venire mostrata un’icona a goccia d’acqua sullo schermo sopra la porta di ricarica.

Per escludere questa possibilità (o se vedete l’icona), spegnete il telefono e provate ad asciugare gentilmente la porta USB di ricarica con un batuffolo di cotone o esponendolo a un getto di aria asciutta e fresca. Potreste anche non vedere gocce d’acqua, in quanto può bastare esporre il telefono in un luogo umido.

Provate a riaccendere il telefono e controllare se si ricarica. Sui telefoni Samsung, l’icona a forma di goccia potrebbe non sparire e non riuscire a caricare il telefono, anche se la porta è asciutta. In questo caso, andate nelle Impostazioni del telefono, toccate App e poi l’icona del filtro sulla destra (tre linee orizzontali con una freccia verso il basso). Poi attivate il pulsante di fianco a Mostra app di sistema e toccate OK. Toccate USBSettings, selezionate Archiviazione e toccate i pulsanti Pulisci Dati e Pulisci cache

Se nessuno di questi metodi funziona, è probabile che ci sia un problema con la porta USB. Per alcuni dispositivi, è possibile sostituirla, per esempio affidandosi alle guide e ai componenti di ricambio venduti su iFixit, oppure dovrete rivolgervi all’assistenza. 

Alcuni di voi potrebbero aver notato che l’iPhone non si carica oltre l’80%. Lo lasciate in carica, ma non si muove, e riavviare non risolve il problema. Cosa succede? 

Come direbbe il buon Steve Jobs, “It’s a feature!“, e in questo caso lo è per davvero, in quanto con iOS 13 è stata introdotta una funzione chiamata Ricarica ottimizzata della batteria.

Caricamento ottimizzato è progettata per limitare l’usura della batteria e migliorarne la durata, riducendo il tempo che l’iPhone trascorre a piena carica. Quando è abilitata, iOS sfrutta il machine learning per apprendere le vostre abitudini e caricare il telefono oltre l’80% solo in certe situazioni, in quanto la batteria dura di più se mantenuta tra il 30 e l’80% di carica.

La funzione è attiva per impostazione predefinita, ma potete disattivarla in caso vogliate caricare il telefono oltre l’80%. Per farlo, andate nelle impostazioni del telefono toccando l’icona a forma di ingranaggio nella Home o nella Libreria app. Poi toccate Batteria, selezionate Stato e carica della batteria e disattivate l’opzione Caricamento ottimizzato.

Potete scegliere se disattivarlo per sempre o solo fino a domani toccando la voce corrispondente, ma sappiate che la funzione è stata pensata per preservare la durata del telefono.

Se il telefono non carica da spento, molto probabilmente c’è un problema hardware, quindi vi consigliamo per prima cosa di controllare che nella porta USB non ci sia della sporcizia. In alternativa, potrebbe essere la porta USB stessa a essere difettosa, quindi potreste doverla cambiare o rivolgervi all’assistenza. 

Più spesso, però, il telefono si carica solo da spento e non da acceso. In questo caso, il problema potrebbe essere di tipo software o comunque una funzione del telefono che ne impedisce il funzionamento.

Come vi abbiamo spiegato nel capitolo dedicato, un motivo potrebbe essere che il telefono riconosce la presenza di umidità nella porta USB e ne previene l’utilizzo per non danneggiare il circuito. Questo avviene per esempio nei telefoni Samsung, e potete seguire quanto indicato in questo capitolo per risolverlo.

In alternativa, potrebbe esserci un’app che interferisce in qualche modo con la carica. Per identificare questo problema, è consigliato prima di tutto riavviare il telefono. Se la soluzione non funziona, avviate il telefono in modalità sicura (Safe mode) come indicato qui e verificare che la carica avvenga correttamente. Se così fosse, dovete provare a disinstallare una per una le app e provare a mettere in carica il telefono ogni volta, oppure se vi siete ricordati che il problema è comparso dopo averne installata una in particolare, disinstallatela.

Come estrema risorsa, potete effettuare il reset del telefono dopo aver effettuato un backup dei vostri dati.

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