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Benzina, la truffa della carta di credito impazza: centinaia di automobilisti e turisti fregati e spolpati, ecco cosa devi fare per evitarlo

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Centinaia di automobilisti e turisti in tutta Italia sono stati vittime di truffe e addebiti errati sulle carte di credito dopo aver fatto rifornimento di benzina

Con i prezzi del carburante alle stelle, ogni euro risparmiato è prezioso. In questo scenario, fare il pieno al self service può rappresentare un’opzione vantaggiosa per molti automobilisti. Ma attenzione alle truffe! Un errore banale, un prezzo esorbitante: è quanto accaduto a centinaia di persone che, facendo rifornimento, si sono ritrovate addebitato un importo errato sulla carta di credito. La truffa, che ha colpito soprattutto automobilisti e turisti, consiste nell’aggiungere uno zero all’importo digitato dal cliente.

In diversi casi, i distributori di benzina possono essere stati manomessi per erogare il carburante richiesto e segnare uno zero in più su quanto effettivamente pagato. Questo tipo di truffa è più difficile da individuare, ma prestando attenzione alla discrepanza tra l’importo del carburante indicato sul display e quello sullo scontrino, è possibile sollevare dubbi.

Purtroppo, le truffe e gli errori di sistema ai distributori di benzina sono ancora frequenti. È importante essere informati e attuare le necessarie precauzioni per proteggere le proprie carte di credito. In caso di addebito errato, è fondamentale agire tempestivamente per ottenere il rimborso.

Per scongiurare la truffa, è fondamentale prestare la massima attenzione e adottare le giuste precauzioni per ridurre il rischio di incorrere in questi spiacevoli episodi.

La truffa del “doppio zero”: come difendersi

La truffa del “doppio zero” rappresenta un pericolo concreto per gli automobilisti e i turisti. Per contrastare questo fenomeno è fondamentale la collaborazione di tutti, prestando attenzione durante i pagamenti e denunciando eventuali addebiti errati. Per evitare di cadere in questa trappola, è fondamentale prestare la massima attenzione durante il pagamento.

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Prima di confermare l’operazione, assicurarsi che l’importo visualizzato corrisponda al costo reale del rifornimento. Una buona abitudine è quella di utilizzare carte prepagate o con un limite di spesa giornaliero. In questo modo, anche se dovesse verificarsi la truffa, il danno sarebbe limitato. Inoltre, se possibile, preferire il pagamento all’interno del distributore, dove è presente un addetto che può sorvegliare l’operazione. E’ fondamentale conservare sempre le ricevute dei pagamenti con carta di credito, in modo da poterle esibire in caso di contestazioni.

In caso di addebito errato, denunciare immediatamente l’accaduto alla propria banca e alle forze dell’ordine. Anche se l’iter può essere molto lungo, le banche generalmente rimborsano le somme addebitate in modo errato, a patto che il cliente presenti la documentazione che attesta la frode.

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