Corsie Telepass al casello – Fonte Depositphotos – solomotori.it
Saltare la fila al casello è sempre vantaggioso, ma la tecnologia avanza e non smette di produrre soluzioni innovative. In Italia siamo abituati da parecchi anni al buon Telepass che ci permette di uscire ed entrare dall’autostrada senza affrontare code chilometriche. Ora, però, c’è un nuovo servizio che promette molto e rischia di fare grossa concorrenza: ecco di cosa stiamo parlando.
L’integrazione della tecnologia con i trasporti ha dato frutto a tanti elementi con cui oggi ci rapportiamo nel nostro quotidiano. Basti pensare che spesso, quando ci ritroviamo davanti a un semaforo, molto probabilmente è presente una telecamera.
Questa è deputata a rilevare eventuali infrazioni, come i passaggi col rosso, ma non solo. In altri casi, queste telecamere servono per comunicare al semaforo come sia la situazione della coda, in modo da decidere se dare il verde o rimanere sul rosso.
Un altro dispositivo che tutti gli automobilisti conoscono molto bene è l’autovelox, che ha una funzione deterrente nei confronti degli automobilisti che vorrebbero superare i limiti di velocità imposti su certi tratti stradali. Tutti noi, poi, utilizziamo Google Maps e altri servizi per orientarci.
Una delle più grandi innovazioni che ci portiamo tutt’oggi in strada, però, risale addirittura agli anni ’80. Il Telepass ha cambiato il modo di rapportarsi con l’autostrada e non solo, consentendo di pagare con rapidità e senza intoppi.
Il Telepass sta diventando obsoleto?
Fin dalla sua introduzione, la sua comodità è stata molto chiara. Anziché pagare singolarmente ai caselli, con Telepass si può pagare tutte le operazioni effettuate con cadenza trimestrale. Il tempo, però, passa, e arrivano anche i competitor.
Nello stesso mercato del telepedaggio, infatti, ha deciso di inserirsi anche UnipolMove, il nuovo servizio offerto da Unipol. Il suo funzionamento è del tutto simile a quello del sistema tradizionale, ma permette alcune alternative.
Pagamento ticket – Fonte Depositphotos – solomotori.it
Un nuovo servizio da scoprire
Innanzitutto si può decidere se aderire al piano “Privato” o a quello “Business“. Il secondo è consigliato qualora ci fosse necessità di recarsi spesso in autostrada. Per controllare il tutto, poi, c’è una comoda applicazione. Il piano base costa 1 euro al mese e consente di ottenere un dispositivo da tenere in auto.
Volendo, con un deposito di 50 centesimi si può anche ottenere un secondo dispositivo per una seconda automobile. Chi frequenta poco l’autostrada può optare per il piano “Pay per Use“, in cui si versa un contributo una tantum di 10 euro e si paga solo quando si va effettivamente in autostrada.
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