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Auto cinesi, è l’inizio del default? Crollo immatricolazioni a Luglio in Europa, ecco i dati

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Il crollo del 45% delle immatricolazioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) in Europa a luglio 2024, in seguito all’introduzione dei dazi sull’importazione di auto elettriche dalla Cina, ha innescato un dibattito complesso e articolato

L’imposizione di dazi doganali, sebbene motivata dalla necessità di tutelare l’industria automobilistica europea e di garantire standard qualitativi elevati, ha innescato una serie di reazioni a catena. Il costo aggiuntivo generato dai dazi si è inevitabilmente ripercosso sui prezzi finali delle auto elettriche cinesi, rendendole meno competitive rispetto ai modelli prodotti localmente o importati da altri Paesi.

Questo aumento ha eroso i margini di profitto delle aziende cinesi e ha scoraggiato la domanda da parte dei consumatori. Di fronte all’aumento dei costi e alla diminuzione della domanda, molte aziende cinesi hanno ridotto le esportazioni verso l’Europa, limitando la disponibilità di modelli e configurazioni. Questa contrazione dell’offerta ha ulteriormente alimentato la crescita dei prezzi.

Il clima di incertezza generato dai nuovi dazi ha scoraggiato gli investimenti nel settore delle auto elettriche, sia in Cina che in Europa. Le aziende hanno posticipato o annullato progetti di espansione, temendo ulteriori complicazioni normative.

La diminuzione delle vendite di auto elettriche cinesi ha inevitabilmente rallentato la transizione verso un trasporto più sostenibile in Europa. Gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea potrebbero risultare più difficili da raggiungere, con potenziali ripercussioni negative sull’ambiente e sul clima.

Nuovi dazi e tensioni commerciali

I dazi sull’importazione di auto elettriche cinesi hanno innescato tensioni commerciali tra l’Unione Europea e la Cina, con il rischio di innescare una spirale protezionistica dannosa per entrambi i blocchi economici. Lo scenario futuro è ancora incerto. Molto dipenderà dalle politiche industriali che verranno adottate dall’Unione Europea e dalla Cina. È possibile che i dazi vengano rimodulati o eliminati in futuro, in seguito a negoziati commerciali. Tuttavia, è probabile che la competizione tra i due blocchi economici si intensifichi nei prossimi anni, con possibili ripercussioni sul mercato globale delle auto elettriche.

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L’industria europea dovrà investire massicciamente in ricerca e sviluppo per sviluppare tecnologie innovative e prodotti altamente competitivi sul mercato globale. Inoltre, sarà necessario accelerare lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica per sostenere la diffusione dei veicoli elettrici.

L’Europa dovrà rafforzare anche la propria catena del valore delle batterie, riducendo la dipendenza dalle importazioni dalla Cina. Sarà fondamentale investire nella formazione e nella qualificazione del personale, per garantire che l’industria europea disponga delle competenze necessarie per affrontare la transizione verso la mobilità elettrica.

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