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Posto di blocco non mi freghi: trovato l’inganno di ‘gruppo’ per aggirare il nuovo Codice della Strada

viaggio auto – depositphots – solomotori.it

Sappiamo bene come fatta la legge, trovato l’inganno, questa volta ecco il metodo infallibile per non restare mai senza patente.

Come spesso accade per le cose nuove abbiamo una grande polemica già quando se ne inizia a parlare della possibilità di una riforma del codice della strada. Ora che è entrato in vigore, gli automobilisti italiani non si sono comunque rassegnati.

Sono iniziate ad esservi una serie di denunce rispetto alla poca affidabilità del tampone, ma anche strategie di evitamento. Ecco subito che quando serve è evidente che i cittadini italiani siano i primi a unirsi.

In questo caso sono tanti a pensare che le novità in tema di sicurezza stradale siano ingiuste. Ecco cosa hanno architettato gli automobilisti: è una intricata rete di messaggi aperta a tutti e non solo, perchè come si dice l’unione fa la forza.

Si tratta di una strategia già utilizzata in altri paesi con idee molto simili. Alcuni lo chiamano “il metodo galiziano”. Sfortunatamente diciamolo subito, è illegale, e, se scoperti, l’adozione di questo metodo non è indolore, ma ha conseguenze piuttosto gravi. Risulta evidente che si tratti di una rete di persone che si organizzano tra loro per evitare i controlli delle autorità stradali stesse.

L’inganno del gruppo

Il metodo particolare è sbarcato anche in Italia e si basa sull’utilizzo di app di messaggistica istantanea come Whatsapp o Telegram.

Stiamo parlando di una strategia molto difficile da contrastare, visto che stiamo parlando del limbo inesplorato che prevede l’interazione della tutela della sicurezza e tutela la privacy, nonostante la cosa sia del tutto illegale è molto complesso arrestare questa pratica così abituale e al tempo stesso utile per chi la legge e per chi la realizza.

gruppo cellualre auto – depositphotos – solomotori.it

Come aggirare il Codice

Stiamo parlando del “metodo galiziano” che consiste, di fatto, nel condividere informazioni in tempo reale sulla posizione dei radar mobili, controlli dell’etilometro, dei controlli della velocità o altri tipi di presenza delle forse dell’ordine, una cosa che possiamo vedere sia su Google che su Waze in maniera recente. In Spagna non viene di certo utilizzato solamente da chi vuole evitare qualche centinaio di euro di multa, ma persino da veri e propri criminali, che hanno cattive intenzioni e che non sono gentili.

La condivisione proprio di queste informazioni avviene, appunto, attraverso applicazioni sullo smartphone che consentono solamente di creare gruppi aperti anche a sconosciuti, una funzione ormai diffusa su tutte le app di messaggistica e non solo. Oltre a dichiarare la pratica illegale il Governo è alla ricerca di un modo per arrestare questa tendenza senza violare la privacy dei cittadini: non sarà facile, ma anche Google Maps sta attuando questa nuova selezione.

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