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F1 | Hamilton: “Mercedes mi ha fatto crescere come uomo e pilota”

Il 2023 ha segnato l’inizio della stagione numero undici di Lewis Hamilton in Mercedes. È infatti trascorso un decennio da quando l’inglese decise di lasciare la McLaren, la squadra con la quale aveva debuttato in Formula 1 nel 2007 vincendo il titolo nella stagione successiva, per sposare il progetto della Stella. Un cambiamento che pareva un salto nel “vuoto”, viste le difficoltà della squadra tedesca nei primi anni di ritorno nel Circus, e che invece si è trasformata nella scelta più importante e azzeccata che ha portato Hamilton a vincere altri sei titoli facendo incetta di vittorie e di record.

Proprio l’attuale alfiere della Mercedes ha ricordato, in una recente intervista pubblicata sul sito ufficiale della squadra, i motivi che lo spinsero ad accettare la corte della Stella – dove andò a sostituire una leggenda come Michael Schumacher, al definitivo ritiro dalle corse – che ufficializzò l’ingaggio dell’ex McLaren il 28 settembre 2012.

“Sembrava un rischio? Ovviamente! Quando prendi delle decisioni, passi attraverso dei cambiamenti e sarà sempre un rischio – ha dichiarato Hamilton – Ma mi sentirei vivo se non mi assumessi dei rischi, non sfidando costantemente me stesso e coloro che mi circondano. Era l’inevitabile direzione in cui dovevo andare, e mi sembrava giusto. Volevo qualcosa di nuovo. Ero entusiasta di lavorare con nuove persone ed entrare in una squadra che aveva faticato. Prendendo tutto ciò che avevo imparato e vedendo se potevo applicarlo da qualche altra parte”.

Hamilton, continuando con il proprio ricordo ha aggiunto: “Ero entusiasta dei piani che volevano mettere in alto per far crescere la squadra e fare tutto il possibile per diventare campioni. Ho ascoltato il mio cuore. Mi ha portato a questa fantastica squadra e a questo incredibile viaggio che stiamo facendo. Non ho avuto ripensamenti… anche se ricordo che intorno a Natale ero seduto fuori al freddo a guardare le montagne innevate pensando: ‘Spero di aver preso la decisione giusta’. Ho avuto un momento di riflessione e ho pensato: ‘Abbiamo scelto, quindi daremo tutto’. Mi sono concentrato sull’allenarmi nel migliore dei modi e portare il meglio che potevo alla squadra. Ho anche pensato a quanto sarebbe stato bello ottenere una vittoria in quella prima stagione, qualcosa che siamo riusciti a ottenere (GP Ungheria 2013, ndr)”.

Sull’evoluzione che ha avuto il passaggio in Mercedes: “Se non mi sento in gioco, se non progredisco penso alla prossima mossa. E non l’ho sentito in questi 10 anni. Sento che l’intero team si è evoluto, con nuove persone, nuove strutture, nuovi obiettivi fissati. Sento di aver avuto la squadra giusta per crescere. Non solo come pilota, ma anche come uomo. Mi è stata data la possibilità di essere me stesso e sono stato accettato dalla Mercedes”.

Dal passato al presente, con una stagione che non è iniziata nel migliore dei modi a causa delle difficoltà riscontrate in pista dalla W14: “Sappiamo di non essere perfetti e possiamo sempre migliorare, ed è quello che cerchiamo di fare. Non abbiamo una grande macchina in questo momento, ma stiamo mettendo un piede davanti all’altro. Sappiamo che possiamo tornare davanti. Sarà il compito più difficile che dobbiamo affrontare per tornare dove vogliamo essere e raggiungere la Red Bull”.

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